Pillole di Storia locale
E' tutta da scrivere la storia di Monteparano dagli inizi dell'800 ad oggi. Una storia che, anche a Monteparano, non è fatta più di dinastie signorili ma di persone comuni. "Regnicoli" venivano chiamati allora, o anche "campagnoli". Ma adesso essi cominciano ad avere un nome e un cognome e fa un certo effetto scoprire che quei cognomi esistono ancora oggi. Ecco come la storia diventa "viva" e non sembra poi così lontana da noi ed estranea.
Le "Pillole" che presentiamo in queste pagine sono il frutto di ricerche personali fatte nell'archivio comunale, purtroppo malridotto e in gran parte incompleto. Le vicende che raccontiamo, le storie che ricostruiamo sono inedite, frutto di una ricerca continua che è anche la ricerca delle nostre radici.
Questo materiale, pur ancora disorganico, è naturalmente messo a disposizione dei nostri utenti, con la semplice raccomandazione di citare la fonte qualora intendessero utilizzarlo.
Salvatore Renna
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Le recenti elezioni amministrative dell'ottobre 2022 hanno visto le due liste contendersi la vittoria fino all'ultima scheda. Ma questo episodio non costituisce un record per il nostro paese. Infatti nel 1964 l'esito finale fu ancora più avvincente. Le elezioni amministrative del 22 e 23 novembre 1964 rappresentano tuttora l'unico caso di sostanziale parità tra le due liste che storicamente si contrapponevano a Monteparano, cioè la Democrazia Cristiana e il Grappolo d'Uva social-comunista.
La legge elettorale del tempo era diversa dalla attuale. Ogni candidato riceveva il numero dei voti assegnati alla propria lista più il numero delle preferenze individuali. A scrutinio ultimato si verificò (caso più unico che raro) un ex aequo tra tre candidati per gli ultimi due posti disponibili in Consiglio Comunale. decisivi anche per assegnare la vittoria ad una delle due liste. Fu escluso il più giovane (come previsto dalla legge), che era un candidato del Grappolo d'Uva e così il Consiglio Comunale fu composto da n. 8 consiglieri della DC (che poterono eleggere il Sindaco Franco Lezzi a maggioranza) e n.7 consiglieri del Grappolo d'Uva.
Ecco i risultati finali con i nomi degli eletti in Consiglio Comunale:
VOTI DI LISTA:
Democrazia Cristiana |
567 |
Grappolo d’Uva (lista civica di sinistra) |
509 |
VOTI DI LISTA + VOTI INDIVIDUALI DEGLI ELETTI:
Candidato |
Voti |
Lista |
|
LEZZI Franco |
657 |
DC |
Eletto |
RUTA Michele |
650 |
G.UVA |
Eletto |
FAGGIONI Edoardo |
645 |
G.UVA |
Eletto |
ORLANDO Gaetano |
638 |
G.UVA |
Eletto |
VIZZARRO Cosimo |
628 |
G.UVA |
Eletto |
SCARDIGNO Antonio |
625 |
DC |
Eletto |
MASSAFRA Vincenzo |
623 |
G.UVA |
Eletto |
CAFORIO Cosimo |
615 |
DC |
Eletto |
MINZERA Antonio Gaetano |
614 |
DC |
Eletto |
DURANTE Michele |
614 |
G.UVA |
Eletto |
ABATEMATTEO Romano |
612 |
DC |
Eletto |
GRASSI Cosimo Damiano |
609 |
DC |
Eletto |
BORSCI Giovanni Gaetano |
609 |
DC |
Eletto |
MARIELLA Cosimo (nato 1911) |
608 |
DC |
Eletto |
DELLISANTI Giuseppe (nato 1929) |
608 |
G.UVA |
Eletto |
SPINELLI GIUSEPPE (nato 1936) |
608 |
G.UVA |
Non eletto per età più giovane |
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Forse non tutti sanno che nella storia del nostro piccolo Comune, guardando a chi nel tempo ha avuto l’onore e l’onere di amministrare il municipio, si può ritrovare ad un certo punto una vera e propria “dinastia” familiare. E’ curioso infatti che nel tempo abbiano ricoperto la carica di Sindaco tre generazioni successive della stessa famiglia.
Tutto inizia con Pasquale Lapesa, un piccolo proprietario terriero che diventò sindaco nel 1879 e rimase in carica per sei anni fino al 1885.
Una piccola parentesi storica ci aiuterà a capire meglio quello che succedeva allora. Nella seconda metà dell’800 non c’era ancora il suffragio universale e quindi non tutti i cittadini votavano alle elezioni amministrative. Il diritto di voto era riservato solo ai maschi che avessero redditi tali da pagare una certa quantità di imposta annua e che sapessero leggere e scrivere. Per capirci, nel 1892 a Monteparano avevano diritto al voto amministrativo solo n. 230 elettori.
Erano quindi un ristretto numero di famiglie le protagoniste della vita politica e amministrativa del paese. Tra di loro emergevano poi delle personalità di spicco che passavano tutta la loro vita in Comune, talvolta con incarichi amministrativi (Sindaco o Assessore), altre volte all’opposizione. E’ opportuno ricordare che non esistevano partiti politici e che le differenziazioni avvenivano essenzialmente sui nomi dei candidati e sulle varie alleanze familiari, dal momento che tutti appartenevano ad una medesima classe sociale.
In questa situazione poteva verificarsi che la carica di Sindaco potesse passare quasi in eredità tra padre e figlio. Infatti, qualche anno dopo la fine dell’incarico di Pasquale Lapesa, nel 1892 venne eletto sindaco il figlio Domenico. La carriera politica di Domenico Lapesa (nella foto in alto a sinistra) fu sicuramente più intensa e importante di quella del padre. Egli era nato nel 1859 e ricoprì l’incarico di Sindaco ininterrottamente dal 1892 al 1914. Dopo la parentesi della Grande Guerra venne nuovamente rieletto nel novembre del 1922 e rimase in carica fino alla fine del 1925. Fu l’ultimo sindaco dell’Italia liberale, poi il regime fascista introdusse il podestà scelto dall’alto. I 25 anni da Sindaco di Domenico Lapesa costituiscono ancora oggi il periodo più lungo di governo di una persona nel nostro Comune.
La storia dei Lapesa non finisce qui, perché anche il figlio di Domenico, che si chiamava Pasquale come il nonno, venne eletto Sindaco nelle prime elezioni amministrative dopo la seconda guerra mondiale nel marzo del 1946. Egli era noto con l’appellativo di “Pascali lu Sinnucu” (foto in alto a destra) e vinse le elezioni a capo di una lista liberale, come emerge dall'allegato articolo del “Corriere Jonico” del tempo.
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Ferdinando Bonsegna nacque a Monteparano il 27 maggio 1851. Fu assunto dal Comune di Sava come maestro della scuola pubblica nel 1887 e, come era uso in quei tempi, si trasferì con tutta la sua famiglia. Nel 1897 divenne Direttore Didattico. Ha lasciato numerosi scritti tra i quali "Nozioni di didattica e pedagogia per l'insegnamento normale di ambo i gradi". A lui è dedicata la scuola primaria di Sava, nella quale sono ancora conservati circa 1000 volumi della Biblioteca Scolastica Popolare Circolante "Principe di Napoli" da lui fondata. Morì a Sava il 19 luglio 1917.
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Si tratta di Gaetano Pisarra, disperso a Malta durante la seconda guerra mondiale. Nella foto è insieme ad altri avieri monteparanesi, un bel gruppo di amici spazzato via dalla guerra. Nel breve scritto che vi riportiamo colpisce l'entusiasmo e l'emozione del giovane che ha ha ricevuto l'encomio e l'abbraccio del Duce dopo la battaglia di Pantelleria (12-16 giugno 1942).
Ecco il testo della breve lettera: "Zona di operazioni 1/7/1942 - Antoniuccio carissimo, giovedì scorso ho avuto il grande onore di essere decorato dal nostro Duce della Croce di Guerra al merito per la battaglia di Pantelleria. Sono state le sue mani che mi hanno appuntato sul petto la medaglia e poi dopo un abbraccio fiume indimenticabile. Ora il nostro compito sarà grande per un dove vibrare un altro duro colpo. Scrivimi. Baci. Nino."
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"Tra i comuni della provincia jonica un posto particolare merita Monteparano, che pur essendo un piccolo Comune si trova già all'avanguardia per le numerose realizzazioni di questi ultimi anni, compiute pur nelle ristrettezze di un bilancio comunale modesto".
Con queste parole inizia un servizio del "Corriere del Giorno" del lontano 28 maggio 1958, nel quale si dà largo spazio alle opere realizzate o ancora in cantiere da parte dell'amministrazione del Sindaco Ciro Ante. Pur tenendo conto dell'enfasi particolare che il giornale dedica all'argomento, occorre sottolineare che in quegli anni si iniziarono a realizzare le prime vere opere pubbliche nel nostro paese. Particolarmente importante la costruzione del primo edificio scolastico, che fu dedicato ad Alcide De Gasperi, che qualche anno dopo avrà anche il piano superiore.
Invece il Municipio costruito in Piazza Castello a lato della Chiesa SS. Annunziata, venne inaugurato nel 1957. Nelle foto si vede il Sindaco Ciro Ante che inaugura il nuovo edificio alla presenza di diverse autorità.
Fu quella la prima Casa Municipale costruita a Monteparano, prima di allora gli uffici Comunali erano stati ubicati per lungo tempo nel palazzo d'Ayala Valva. La nuova sede Municipale ospiterà anche l'Ufficio dei Vigili Urbani e l'ambulatorio del medico condotto, dottor Luigi Lanzo. Inoltre era presente anche la sede dell'OMNI. Purtroppo l'opera non avrà una lunga vita. Diventata ben presto pericolante, a causa dell'instabilità del terreno sottostante, fu abbattuta agli inizi degli anni '70.